Ermenegildo Dante Riva - i Taplu

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Anche se la guerra era finita il servizio militare continuava, rimase nella zona di Imola ancora per tre settimane, poi riuscì a tornare a casa pochi giorni per poi essere trasferito con il suo gruppo "Friuli" prima a San Giovanni Lupatoto (Vr) per ordine pubblico e presidio del territorio e poi in Valsugana a Levico Terme (Tn). Dopo circa tre mesi usufruendo della circolare ministeriale (4001) riuscì ad ottenere un congedo illimitato e tornare definitivamente a casa. Cercò da subito di riprendere l'attività lavorativa lasciata alla Cariplo, ma era stato rimpiazzato da un'altra persona e per la riassunzione avrebbe dovuto aspettare che si liberasse un posto. Nel frattempo lavorò nell'impresa edile del padre sia come operaio, che nello svolgere le pratiche burocratiche. Trovò poi un impiego permanente in una ditta di Fontanella la Torcitura spa come amministratore del personale. Nel 1948 si sposò con Giulia Zamboni, da cui ebbe sei figli l'ultima Patrizia purtroppo morì a 22 mesi. Nel 1950 e nel 1955 si candida alle elezioni amministrative come indipendente nella lista Dc e viene eletto ottenendo l'incarico di consigliere di minoranza. Mentre nelle 1960 riesce a ottenere il suo primo mandato di sindaco. Nel 1965 a seguito di due anni di crisi nel settore tessile la fabbrica di Fontanella è costretta a chiudere, dopo alcuni mesi di ricerca riesce a trovare un lavoro simile in un'altra ditta che riuscirà a protrarre per sei anni, per arrotondare lo stipendio Dante nelle ore libere si occupava di consulenza per alcune aziende della zona. L'esperienza accumulata negli anni in questo settore lo portò ad aprire a seguito della perdita del lavoro, uno Studio di Consulenza del Lavoro a Romano di Lombardia, per l’amministrazione dei lavoratori dipendenti da piccole e medie aziende. Intanto prosegue la sua carriera politica con il 3º mandato di sindaco. Il lavoro procede bene, tanto che nel 1973 trasferisce l'ufficio in una sede più grande e assume come 2ª dipendente la figlia Ornella. Nelle elezioni del 1975 perde il mandato di sindaco, ma rimane, come suo ultimo impegno politico, in comune come consigliere di minoranza fino al 1980. Ebbe così più tempo da dedicare all'attività di consulente incrementando il lavoro, adeguandosi ai tempi con l'acquisto di computer Olivetti sempre più efficienti e indispensabili, e il personale passò da 2 a 6 dipendenti. Nel 1982 viene a mancare la moglie e Dante concentra le sue attenzioni ai figli che si sposano e ai nipoti. Nel 1992 fu eletto Presidente della dell'Associazione Combattenti e Reduci. Nel 1995 lascia il lavoro cedendo il suo incarico al figlio Gian Luigi. Nel 1998 collabora alla costituzione dell'associazione "Nonno Gino Auser" e ne viene eletto presidente, l'incarico durò fino al 2005. Per meriti di servizio alla Patria, negli anni è stato insignito di molte onorificenze a livello nazionale, l'ultima e la più importante nel 2010 quando viene fregiato dal Governo col titolo onorifico di Cavaliere d’Italia. A tutt’oggi offre il suo impegno civico e i suoi” ricordi” alla comunità Antegnatese.
I TAPLU ... come eravamo - ANTEGNATE (BG)
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